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Al via il progetto “L’IDEA” per contrastare il disagio giovanile

Un progetto ambizioso che intende fare la sua parte per contrastare il disagio giovanile, anche se significa combattere un mostro dalle mille teste.

“L’IDEA – Laboratori di innovazione digitale ed educazione attiva” è il nuovo progetto di contrasto alla povertà educativa portato avanti dalla Cooperativa Gemma e Istituto de Franceschi Pacinotti insieme a Pozzo di Giacobbe, Cooperativa Integra, Casa della solidarietà, Atom Production, ICS Bonaccorso da Montemagno, ICS Raffaello, ICS Nannini e Comune di Quarrata. Il progetto è realizzato con il contributo dell’Otto Per Mille della Chiesa Valdese e ha durata un anno a partire dal gennaio di quest’anno.

Da una parte studenti disorientati, che esprimono il proprio disagio con atteggiamenti di rabbia e prevaricazione, con l’abuso di alcol e di sostanze, con atti di bullismo nei confronti dei compagni e aggressioni verbali e fisiche verso gli insegnanti, con comportamenti a rischio nella sfera sessuale… Dall’altra parte una scuola superiore (l’Istituto Pacinotti De Franceschi di Pistoia) che, vista la situazione di permanente emergenza, decide di “allearsi” con organizzazioni del terzo settore ed altre scuole per trasformare i provvedimenti disciplinari ed i periodi di sospensione comminati ai ragazzi più difficili in un’occasione di crescita e di riscatto.

“L’IDEA” è quella di contrastare il disorientamento dei ragazzi con una piccola rivoluzione: creare opportunità di crescita proprio nel momento di maggior “rottura” dei rapporti tra scuola e studente, allorché quest’ultimo riceve un pesante provvedimento.

Con il concorso della scuola e del terzo settore, saranno organizzati laboratori digitali (FAB LAB) e percorsi di affiancamento (COACHING) che trasformeranno una battura di arresto in una possibilità di crescita ed espressione dei talenti. Saremo così in grado di accogliere circa 40 ragazzi, trasformando la sospensione in un’occasione di riscatto e di cura verso sé stessi e verso la comunità.

Quest’anno ci aspetta una nuova sfida al fianco dei giovani, i più fragili, anche se non lo danno a vedere. Noi siamo pronti a coglierla ben consapevoli che il lavoro da fare è tanto, e che questo progetto non basterà, ma non vediamo l’ora di cominciare a costruire nuove prospettive con questi ragazzi.

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