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In scena lo spettacolo scritto dai ragazzi del laboratorio di teatro del Petrocchi

Giovedì 13 giugno presso il teatro Bolognini di Pistoia è andato in scena lo spettacolo “Da consumarsi preferibilmente entro…”, ideato e scritto dai ragazzi del laboratorio di teatro del Liceo Artistico Petrocchi.

attori sul palco - spettacolo petrocchi

Avevamo già incontrato questo gruppo di giovani artisti qualche tempo fa, quando su questo blog parlammo del laboratorio di teatro del liceo Petrocchi e lo definimmo “un esercizio di inclusione e creatività”. Non ci eravamo sbagliati, e lo abbiamo visto coi nostri occhi sul palco giovedì scorso. I ragazzi, coordinati e seguiti passo passo dalla professoressa Caterina Savasta, hanno saputo mettere in scena un racconto poliedrico e ricco di personaggi diversi, lontani, eppure in sintonia l’uno con l’altro; una bella metafora del laboratorio stesso.

La trama: uno scrittore disperato alle prese con una scadenza imminente si trova ad esplorare la propria creatività incontrando personaggi della storia e personaggi scaturiti dalla sua fantasia; un viaggio un po’ nel tempo e un po’ nell’introspezione che troverà una sintesi nel romanzo da consegnare, capace di convincere persino l’editore tiranno.

Coinvolti in scena anche alcuni professori che hanno vestito i panni di agenti di polizia, e persino la dirigente Elisabetta Pastacaldi ha avuto una parte nello spettacolo; sul palco, la preside si è esibita in un monologo da lei scritto sull’emancipazione femminile.

Il valore aggiunto dello spettacolo? Grazie alla collaborazione della nostra educatrice Assunta, che ha seguito con impegno il laboratorio per tutto l’anno, i costumi di scena sono stati realizzati dalle ragazze di Integra, cooperativa sociale di tipo B di Quarrata incentrata sulla produzione e la vendita di capi in stoffa artigianali, tutti prodotti con materiali di riciclo e secondo i principi del commercio equo e solidale.

Il laboratorio, che quest’anno rientra tra le attività del progetto WelComE, ha dato prova di essere una vera palestra di inclusione per tutti quei ragazzi che hanno voglia (o necessità) di esplorare il proprio io, esprimere sé stessi e confrontarsi con l’altro, il diverso, l’ignoto, quel buio della platea che si incontra spesso da adolescenti.

Trascorrere insieme pomeriggi costruendo uno spettacolo, condividere la fatica, l’ansia e la gioia del palcoscenico è qualcosa di prezioso che rimarrà sempre nel ricordo e nel bagaglio di esperienza di questi giovani attori. Complimenti dunque a tutti coloro che hanno partecipato allo spettacolo, e in particolare alla prof. Savasta, che da tempo guida i ragazzi in questo percorso di dedizione e impegno alla scoperta non solo del mondo del teatro, ma anche di un pezzettino di loro stessi.

Ecco qualche foto dello spettacolo. Arrivederci al prossimo anno!

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